Partendo dalla constatazione dell’influenza fondamentale sulla produzione coreografica moderna e contemporanea dei movimenti filosofici anti-dualisti che recuperarono al corpo un valore ontologico fondamentale, l’articolo si interroga sull’enorme successo che attualmente riscuotono gli spettacoli di Akram Khan; successo che ha trasceso ormai il pubblico di nicchia o medio-colto della danza contemporanea, e che sembra riflettere, almeno in parte, il grande interesse che oggi nella società globalizzata suscita il discorso sul religioso. La risposta del coreografo anglobengalese, la cui arte è capace di coniugare tradizioni indo-islamiche della terra di origine e istanze pluralistiche e multiculturali del contesto europeo della diaspora, danza tradizionale Kathak e tecnica contemporanea, concezione dell’arte orientale come arte sacra e concezione occidentale ormai secolarizzata, non può che essere aperta, trasversale, interlocutoria. Se è possibile definire la danza come un “distillato di cultura”, la danza di Akram Khan incorpora alcune delle tendenze culturali più diffuse attualmente in Europa, quali il multiculturalismo e il confronto interreligioso, i meccanismi di convivenza postcoloniale, la dialettica fra appartenenza etnico-religiosa e mondo globalizzato, sostanziandole di una tensione mistica altrettanto trasversale e aperta.
“Higher than angels.Trascendenza poetica e con-fusione interculturale nella danza Akram Khan” / Canella, Tessa. - STAMPA. - (2015), pp. 269-295.
“Higher than angels.Trascendenza poetica e con-fusione interculturale nella danza Akram Khan”
CANELLA, TESSA
2015
Abstract
Partendo dalla constatazione dell’influenza fondamentale sulla produzione coreografica moderna e contemporanea dei movimenti filosofici anti-dualisti che recuperarono al corpo un valore ontologico fondamentale, l’articolo si interroga sull’enorme successo che attualmente riscuotono gli spettacoli di Akram Khan; successo che ha trasceso ormai il pubblico di nicchia o medio-colto della danza contemporanea, e che sembra riflettere, almeno in parte, il grande interesse che oggi nella società globalizzata suscita il discorso sul religioso. La risposta del coreografo anglobengalese, la cui arte è capace di coniugare tradizioni indo-islamiche della terra di origine e istanze pluralistiche e multiculturali del contesto europeo della diaspora, danza tradizionale Kathak e tecnica contemporanea, concezione dell’arte orientale come arte sacra e concezione occidentale ormai secolarizzata, non può che essere aperta, trasversale, interlocutoria. Se è possibile definire la danza come un “distillato di cultura”, la danza di Akram Khan incorpora alcune delle tendenze culturali più diffuse attualmente in Europa, quali il multiculturalismo e il confronto interreligioso, i meccanismi di convivenza postcoloniale, la dialettica fra appartenenza etnico-religiosa e mondo globalizzato, sostanziandole di una tensione mistica altrettanto trasversale e aperta.File | Dimensione | Formato | |
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